Legambiente Pistoia

"Un Patto per l'Acqua"

 Legambiente Pistoia


Referente:
Lucia Bonacchi
tel 3492203367


1) GIOCAMONDO DELL'ACQUA
L’acqua risorsa preziosa: come e quanta ne usiamo (acqua bene comune e acqua quale
diritto dell’umanità)
Destinatari: classi IV, V scuola primaria
Strumenti didattici: si forniscono le prime nozioni di base mediante discussione
partecipata in classe sulle abitudini a casa e a scuola, nonché si illustra la situazione
mondiale dell’uso e consumo di acqua in modo generico, per poi dettagliare le
informazioni durante il laboratorio (si impara mentre si lavora).
Obiettivi: dare alla classe informazioni su uso e consumo proprio ed improprio della
risorsa acqua, facendo capire come non sia un bene infinito e soprattutto a disposizione
dei molti. Sottolineare come alcuni comportamenti abbiano conseguenze e ripercussioni
su tutto il ciclo di vita, nonché come alcune tecnologie possano distruggere o preservare le riserve.
Programma: si prevede la suddivisione del percorso in 4 aree tematiche, in funzione del
numero degli incontri.
1 - l’acqua che non possiamo utilizzare
2 - l’utilizzo dell’acqua nei 5 continenti
3 - l’acqua di casa mia non sarà sprecata
4 - l’intervista dello spreco
1 - divisione della classe in 5 gruppi, uno per ogni continente del mondo realizzerà una
mappa mondiale indicando la tipologia di acqua presente sul territorio con le gocce al loro
stato: Verdi solido ghiacciato, Bianche liquido potabile, Nere liquido salato, Grigie allo
stato gassoso.
2 - la classe, già divisa nei 5 gruppi, realizzerà una seconda mappa mondiale dell’utilizzo
dell’acqua in funzione delle attività di produzione di ciascun continente, soffermandosi
sulla vera destinazione ed utilizzo dell’acqua; la mappa riporterà il “viaggio” delle gocce
Bianche potabili che vengono bevute sul territorio, Azzurre potabili che servono alla
produzione locale, Blu potabili che servono alla produzione di esportazione, Nere
inquinate rimaste sul territorio dopo la lavorazione. Ogni continente avrà a disposizione
tante gocce Bianche e Nere in funzione della disponibilità locale, da spostarsi o colorarsi a
seconda del loro utilizzo.
3 - si analizza la giornata di ciascun alunno mediante la realizzazione di una tabella di
gocce colorate secondo la loro funzione o stato, in cui si indichino le quantità di acqua
utilizzata. La quantità delle gocce verrà stabilita in modo criteriale ma anche autocritico. Le gocce verranno poi colorate in funzione del loro utilizzo. In funzione poi della tabella di consumo realizzata, si analizzeranno modi per risparmiare l’acqua sprecata, realizzando
delle schede grafiche esplicative e contando in seguito le gocce avanzate, facendo quindi
un semplice bilancio sull’incidenza del consumo di ciascuno, riportato su scala mondiale.
4 - uscita sul territorio: studio critico dell’intorno della scuola cercando gli sprechi di acqua e successiva indagine mediante intervista tra gli abitanti del quartiere, seguendo lo
schema della tabella di analisi del risparmio in precedenza analizzata.
Durata: n°4 incontri di 2 ore ciascuno

2) LE FONTANE DEI RICORDI E DEI DESIDERI

Destinatari: classi IV e V scuole primarie e scuole secondarie di primo grado.
Strumenti didattici: supporti informatici, macchina fotografica, cartine topografiche.
Obiettivi:
• osservare con curiosità il territorio circostante , analizzando situazioni ed eventi
radicati nella memoria collettiva,
• passare dall’esplorazione senso-percettiva alla rappresentazione simbolica del
vissuto
• sviluppare la capacità di lavorare in gruppo, negoziare e cooperare, conservare
la memoria,
• incrementare consapevolezza e sensibilità nei confronti dell’ambiente, del
paesaggio e di coloro che l’hanno vissuto, che viviamo oggi e che vivrà dopo di
noi.
• percepire, osservare, descrivere elementi delle fontane (ubicazione, grandezza,
funzione, materiali, rumore, aspetto, date, simboli, scritte…),
• classificarle in base alla loro funzione (fontane ornamentali, fontanelle,
abbeveratoi, lavatoi)
• collocare, usando simboli empirici, le fontane visitate sulla piantina individuale
del paese e sulla grande mappa del comune già impostata lo scorso anno
• intervistare i “nonni” per conoscere l’utilizzo delle fontane quando erano piccoli e
i fatti più significativi ad esse collegati
• mettere in relazione i vari elementi per ricostruire il modo di soddisfare i bisogni
collegati all’acqua (bere, cucinare, lavarsi, lavare, pulire, abbeverare gli animali,
irrigare, spegnere gli incendi…)
• confrontare con i modi usati oggi
• problematizzare la provenienza dell’acqua che riforniva le fontane
• problematizzare la concentrazione di fontane di un certo tipo nel centro storico
(abbeveratoi, lavatoi) e di altre tipologie nella parte moderna o ristrutturata
(fontanelle, fontane ornamentali)
• problematizzare la datazione più diffusa
• verificare attraverso l’osservazione diretta e la conversazione collettiva (elementi
conosciuti dagli alunni) le informazioni tratte dalle interviste ai nonni.
Programma: il progetto si propone di riscoprire le fontane comunali sul territorio pistoiese, fontane in gran parte risalenti alla fine dell’800 e primi del secolo 900.
la presente iniziativa ricorda come l’acqua prima di diventare un prodotto commercializzato fosse un prezioso bene comune, quindi in un’epoca in cui ogni risorsa viene trasformata in merce e le riserve idriche iniziano inesorabilmente a scarseggiare a causa dell’aumento della temperatura globale, di recupero della memoria storica, culturale e sociale di una fontana di acqua potabile rappresenta un piccolo passo verso l’educazione ambientale di tutti i cittadini. Si vorrebbe realizzare un censimento delle fontane stesse, magari solo nel centro storico o nel quartiere di riferimento della scuola aderente al progetto, il senso di tale censimento e della riscoperta delle fontane pubbliche è proprio quello di tracciare una storia del territorio legato ad un uso corretto e consapevole delle risorse idriche.a cui sono legate moltissime storie, esperienze personali, aneddoti, leggende da chi ricorda quando, fino a qualche decennio fa, la fontana era il centro della vita pubblica di paesi e frazioni, ai ricordi di chi, essendo il più giovane della famiglia aveva il compito di andare a procurarsi l'acqua potabile per tutti, con questo progetto vorremmo riscoprire queste storie, questo vissuto con l’aiuto di quanti hanno una storia da raccontare, grande o piccola che sia, anche attraverso documenti fotografici
Durata: 8 ore totali ( con disponibilità il venerdì pomeriggio e il sabato mattina)
‐ 2 ore da destinare alla didattica (con discussione frontale in classe)
­‐4 ore da destinare alla raccolta di documenti, fotografie, storie, interviste, e sopraluoghi,
- 2 ore di laboratorio (di cui un’ora da destinare alla ricerca della fontana più vicina
alla propria scuola)