mercoledì 2 ottobre 2013

L'acqua che ho incontrato


" Il nostro rapporto con l'acqua prende mille forme lungo tutta la nostra vita, fino dai primi mesi prima di nascere. L'acqua ci permette di plasmare e di giocare a dare forma, l'acqua è un piacere, ma anche un obbligo: "Lavati le mani!". L'acqua ci viene insegnata come una favola a scuola.


Ma oggi il lieto fine della favola non è più scontato, dipende da noi. 
L' acqua si consuma. L'acqua non basta più. E non si tratta solo dell'acqua che vediamo scorrere dal rubinetto.
La maggior parte dell'acqua che consumiamo è nel carrello della spesa: alimenti, indumenti, oggetti. Per produrli è stata consumata acqua, magari in paesi lontani dal nostro, provocando siccità, conflitti, migrazioni.

E' l'acqua invisibile, che consumiamo senza neanche vederla.
Ed è questo consumo che rende critica la disponibilità di acqua soprattutto in alcune aree del pianeta.

Allora bisogna iniziare a riscrivere questa storia, ripartendo dalle grandi narrazioni mitiche dei popoli antichi.

E costruire un nuovo rapporto con l'acqua e le altre risorse naturali, basato sulla sobrietà e consapevolezza. Per rendere il futuro possibile, perchè il lieto fine è nelle nostre mani."


Testo di Carlo Presotto e Paola Rossi - La Piccionaia-I Carrara - Teatro Stabile di Innovazione
Spettacolo "L'acqua invisibile"

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